Scrivo questo articolo per evitare che questo blog diventi un diario di riflessioni personali di Mauro, alternando a uno dei tanti articoli (Graditissimi) che ci invia, una voce diversa, una diversa firma, questo magari attirerà, l?attenzione di qualche lettore in più…
E magari, come mi è stato sempre riconosciuto in passato, sarò ancora in grado di pungere sul vivo qualcun?altro e costringerlo ad uscire allo scoperto a dire ciò che pensa… Mettendo in gioco un rapporto di semplice ?buon vicinato? come spesso si riduce il nostro essere amici, rischiandolo con l?obbiettivo di trasformarlo in una vera fratellanza (e si sa tra fratelli le discussioni non possono mai mancare).
Il fondare la Newsletter, il Blog e non dimentichiamoci il sito… Ha creato in me tante aspettative… E mi ricorda tanto il famoso ?Resto del Canino?, giornalino più che amatoriale del gruppo giovani Cognento tanto in voga nei primi anni ?90, e che richiedeva a me e altri pochi eletti sforzi notevoli per una tiratura di 25 copie massimo, fatica soprattutto nel coinvolgere amici e collaboratori, la fatica di allora sembra riproporsi oggi a distanza di 10 anni, la fatica nel riuscire a convincere le persone a tirarsi fuori dall?ombra all?uscire allo scoperto a SCHIERARSI.
Già oggi come allora risorse importanti, esperienze belle e utili, possibilità incredibili di dialogo e confronto rimangono chiuse nel nostro intimo, e vengono negate agli altri per la solita paura di Esporsi e dire ?io la penso così!?… Magari intimoriti dal giudizio altrui o convinti dal quieto vivere che è meglio evitare polemiche o discussioni.
Il dubbio che internet non fornisca un vero e proprio strumento di evangelizzazione pervade anche me, ma d?altro canto offre una possibilità unica di un confronto e di un contatto immediato, che altrimenti richiederebbe, tempo, predisposizione, maggiore coraggio e fatica …. Ma soprattutto stiamo parlando di una finestra sul mondo che ti lega a un numero tale di persone che probabilmente non incontreresti mai fisicamente in una vita intera!
Torniamo a noi… Quando la domenica mattina esco da Messa so di avere almeno una quarantina di buoni amici, tutti con una storia diversa un cammino diverso che in parte ho condiviso, quelli del gruppo giovani, quelli Scout, quelli del cammino Neocatecumenale, quelli del consiglio pastorale, quelli delle partite a calcetto, quelli del gruppo sposi… Tutte cose bellissime, e indispensabili alla vita della parrocchia… Gente che la parrocchia la vive e della quale conosce limiti e pregi… E guarda caso gli iscritti alla newsletter parrocchiale sono più o meno le stesse persone….
Ora se parlo singolarmente con una qualsiasi di queste persone escono spunti incredibili, motivazioni grandi e verifiche importanti sulla vita parrocchiale e sull?importanza di frequentare questo ambiente piuttosto che un bar, una palestra o qualsi?altro si voglia e non meno sull’importanza di trasmettere certi valori ai figli o ancora al prossimo.
Il richiamo ad una fede matura ad una ?consapevolezza evangelica ed evangelizzante? evidente negli articoli scritti da Mauro è presente in ognuna delle persone con cui posso confrontarmi, in forme, aspettative e dimensioni diverse, ma ugualmente utili e interessanti per tutti!…
Io una certezza l?ho sempre avuta, Gesù Cristo non aveva timori reverenziali, non parlava per confidenze, non si preoccupava del giudizio della gente e potrei proseguire con ciò che diceva lo diceva per amore della verità e della persona che aveva di fronte con l?intento di portargli la lieta novella…. Questo è lo spirito giusto, che dovrebbe animare ogni battezzato, con un ?piccolo? particolare non noi siamo Gesù Cristo, ma siamo chiamati ad imitarlo, con i nostri limiti, la nostra ignoranza, e inadeguatezza…. S.Paolo parla della ?Stoltezza della predicazione? come di una necessità assoluta affinchè sia manifestata la Gloria di Dio e non quella di un grande oratore o di un incantatore di folle.. ma chi porta la “parola” è solo un semplice umile servo di Dio che riporta indegnamente, magari balbettando qualcosa che è vitale per un fratello che ascolta!
Allora in un tempo in cui la Chiesa è accerchiata e assediata da ogni lato, su ogni argomentazione, in cui si cerca di farla tacere di non immischiarla in nessun argomento che riguardi la vita dell?uomo… Chi tace la sua fede, chi non testimonia il suo credo e chi si nasconde nell?ombra appare come quel servo che ricevuto un solo talento, corre a seppellirlo vivendo la sua vita senza preoccuparsi di portare frutto, solo con se stesso in attesa che al suo ritorno il padrone di chieda conto di quel talento…