Vi segnalo questo bell’articolo scritto da:
S. Ecc.za Rev.ma Mons. Antonio Santucci – Vescovo di Trivento

Da un affermato psicologo, quando ero ancora adolescente, per la prima volta, sentii affermare: “La castità è il banco di prova della dignità umana” e non riuscivo a capire perché un tale valore fosse attribuito a questa virtù.
Con il passare degli anni e riflettendo sulla natura umana, mi sono reso conto che le cose stanno proprio così.
Nella scala degli esseri creati, l’uomo è, per così dire, l’anello di congiunzione fra gli esseri materiali e gli esseri spirituali in quanto la sua natura è composta di materia (il corpo) e di spirito (l’anima).
Il Creatore ha dotato il corpo umano di meravigliose energie, fornite d’immense potenzialità. I sensi (quali la vista, l’udito, l’olfatto, il gusto, il tatto, la memoria, l’immaginazione…), sono facoltà necessarie per la nostra conoscenza e per il nostro agire: tutto ciò che conosciamo, proviene dalla percezione dei sensi.
Gli animali irragionevoli, in cui non c’è l’anima spirituale, essendo privi d’intelligenza e di libero arbitrio, nel loro agire, sono guidati dall’istinto.
L’uomo, invece, dotato d’intelligenza e volontà, è libero: nella scelta fra il bene ed il male, deve farsi guidare dalla ragione e non dagli istinti ciechi delle passioni.
Le passioni sono pulsioni intense e veementi che ci spingono ciecamente all’azione. In sé sono realtà buone, ma debbono essere imbrigliate e guidate dalla retta ragione, altrimenti ci conducono alla rovina.
La sessualità è una di queste passioni ed è un elemento essenziale della natura umana. Come tutte le cose create da Dio non solo è buona, ma è necessaria per il normale sviluppo della persona umana.
Infatti essa è un’energia formidabile che spinge la persona ad uscire dall’egoismo e ad aprirsi all’amore, che è dono di sé e così compiere opere grandi a bene dell’umanit<à.
Lo sbocco naturale della sessualità è l'unione dell'uomo e della donna nel matrimonio, unione che eleva i coniugi a grande dignità, associandoli all'arto creativo di Dio nel donare la vita a nuove creature. Nella complementarità e nell'armonia reciproca disposte dal Creatore, gli sposi si aiutano vicendevolmente nel cammino non sempre facile dell'esistenza e nell'opera preziosa ed indispensabile dell'educazione dei figli.
Nella luce piena del Vangelo, Gesù Cristo ci ha fatto conoscere che esiste un amore più grande e più nobile di quello pur grande e pur nobile che è fra gli sposi, è il donarsi totalmente, anima e corpo e per tutta la vita, per la diffusione del Regno di Dio su tutta la terra, regno che si manifesta nel dono gratuito e generoso a favore dell'umanità intera con la scelta preferenziale dei poveri e degli abbandonati.
Ciò premesso, si comprende quale dignità ha la sessualità nel pensiero di Dio Creatore e nell'insegnamento del Vangelo e si comprende anche com'è fuori strada chi crede di poterne fare uso sfrenato a scopo di puro egoistico piacere.
È l'intelligenza che deve farci comprendere le energie che il Signore ci ha donato e con la forza della volontà, rafforzata dalla sua Grazia, dobbiamo utilizzare queste potenzialità per il fine loro proprio.
Solo così rispettiamo la nostra dignità di persone umane.
Immaginiamo un giovane che ha una potentissima moto. Se questo giovane non usa l'intelligenza, non ha la padronanza di sé, non sa controllarsi con la forza della volontà e si lascia trascinare dall'ebbrezza della velocità e non usa con attenzione i freni, espone se stesso e gli altri alla rovina.
Dovremmo affermare che è una persona immatura, un folle.
La virtù che guida al retto uso le immense potenzialità della sessualità è la castità.
La castità è una virtù umana e che quindi deve essere praticata da tutti a prescindere dalla razza e dalla religione.
Essa, per le conseguenze del peccato originale, è una virtù difficilissima ed esige che attraverso un continuo esercizio ascetico raggiungiamo il dominio su tutte le nostre facoltà. Solo chi possiede se stesso, può far dono di sé per il bene della famiglia e della società.
San Girolamo che tanto ha lottato per mantenersi casto, afferma che senza la castità ogni altra virtù viene meno.
La mancanza di questa virtù ci fa perdere la Fede. Cesare Balbo, grande storico e uomo politico di rilievo, afferma: "Ho dubitato della verità della nostra Fede, tutte le volte che mi sono riconosciuto meno casto ".
Il filosofo Augusto Conti ha lasciato scritto: "Se avessi due corone, una la darei al soldato che sul campo di battaglia espone la sua vita per la difesa della patria, l'altra al giovane casto; ma, se ne avessi una sola, la darei al giovane casto ".
Oggi questa virtù è derisa dal mondo, ma rimane il banco di prova della dignità umana.
Chi si lascia travolgere dagli impulsi ciechi della passione, degrada la propria vita al di sotto del livello degli animali bruti, s'incammina nella via dell'infelicità, si espone al pericolo di distruggere la propria famiglia e di procurare tanto danno alla società.