Innanzitutto: cosa sono le case della Carità, queste realtà che molti ignorano, ma che sono presenti in varie province e addirittura in quattro continenti: Europa, Africa, Asia, America?
Non è facile definirle! Si tratta di piccole comunità, incardinate in una parrocchia, al servizio dei poveri, con preferenza per gli handicappati psichici e fisici, ma non solo.
Il fondatore fu don Mario Prandi, parroco di Fontanaluccia (provincia di Modena – Diocesi di Reggio Emilia), ma non va dimenticata suor Maria Giubbarelli, la prima carmelitana minore della Carità.

Le case della Carità sono dunque un frutto d’amore, un dono della misericordia del Signore; un dono che è gioia, fatica, responsabilità di tutti mantenere vivo, perchè oggi è più che mai attuale e profetico lo spirito delle tre mense: la mensa della Parola, dell’Eucaristia, dei poveri.

Casa della Carità di Cognento

Casa della Carità di Cognento

Dunque la prima Casa della Carità è nata a Fontanaluccia dal cuore di un parroco che ha trovato nella comunità alcune persone gravemente handicappate. Far famiglia con questi sofferenti significava per la parrocchia custodire i suoi poveri come gioielli preziosi.

In casa c’era bisogno della presenza stabile di persone consacrate che facessero da “madri”; ecco che il 16 Luglio 1942 nascono le prime tre Carmelitane Minori – suor Maria, suor Gemma, suor Giuseppina – consacrate al regale servizio degli infelici e dei sofferenti, la cui regola suprema sarà la parola di Gesù: “Quello che avrete fatto a questi piccoli, lo avrete fatto a me”.

Per saperne di più si rimanda al sito ufficiale della Congregazione Mariana delle Case della Carità, che contiene tantissime informazioni su storia, statuti, costituzioni e spiritualità di questa realtà.

 

La Casa della Carità di Cognento è stata fondata il 14 febbraio 1989, e nel corso degli anni ha visto susseguirsi una lunga serie di persone tra frati e ospiti che l’hanno abitata e che tutt’ora la animano ogni giorno. È intitolata ai Santi Cirillo e Metodio, grandi evangelizzatori dell’Europa centrale durante il IX secolo, ed è possibile visitarla in qualsiasi momento, la porta è sempre aperta!