Pubblichiamo qui a seguito la lettera dei parrocchiani indirizzata al parroco Don Franco in occasione del cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.

 

17 giugno 2012 

I tuoi primi cinquant’anni

Siamo tutti qui riuniti per celebrare i tuoi primi cinquant’anni di Sacerdozio.
Di solito, giunti a questo stadio, si entra nella maturità spirituale e ascetica.
Noi parrocchiani, pertanto, ci affidiamo con tutti i nostri problemi alle tue preghiere confidando che la tua vicinanza con Dio Padre possa portare buoni frutti per tutti.
Certamente un frutto a te graditissimo sarebbe l’annuncio di una nuova vocazione sacerdotale nata qui nella nostra Parrocchia. Non potendoti, ahinoi, regalare oggi tanto, ti assicuriamo che continueremo a pregare per questo, sostenuti anche dalla tenacia con cui tu batti il Chiodo ogni mattina al Centro Estivo. Per il momento, i ragazzi hanno preso appunti e siamo certi della loro attenzione durante questa riflessiva pausa tra i giochi. Insomma, abbi con loro pazienza.

Non possiamo dimenticare l’altro frutto per te gustoso: vorresti noi parrocchiani più generosi, più assidui nella preghiera e più fraterni gli uni verso gli altri. Anche in merito a questo, ti assicuriamo che noi adulti stiamo prendendo appunti. Ricordati, però, che anche in una famiglia, parrocchia in piccolo, il papà insegna ma la lezione arriva ai figli in differita. Insomma, abbi con noi pazienza.

E che dire poi dell’amato frutto della gita parrocchiale. Tu, forte dell’esperienza della CDR, carico di iniziativa, proponi bellissime mete e sogni la partenza di quattro pullman pieni di vocianti parrocchiani di tutte le età, più entusiasti di te. Ti assicuriamo che abbiamo conservato i tuoi volantini pieni di appunti… abbi con noi pazienza.

E a proposito del tuo passato in CDR, un altro frutto che vorresti gustare sarebbe una parrocchia traboccante, in ogni angolo, di ragazzi in attività. Calcio, pallavolo, alce rossa, rubabandiera, palla avvelenata e tanti altri giochi organizzati da una schiera di impavidi educatori, addestrati alla tua scuola. Vedi? Ti conosciamo bene, abbiamo preso appunti! Abbi con noi pazienza.

Un altro frutto a te gradito è quello di vedere saldati tutti i debiti della Parrocchia, così come gli edifici restaurati e messi in sicurezza. Anche su questo non ci mancano gli appunti. Infatti, ci diamo sempre da fare per rimpinguare le povere casse parrocchiali. Le torte, i tortellini, il ricamo e il cucito, la pesca, le cene con gnocco e tigelle… purtroppo dobbiamo ammettere che è come una goccia nel mare. E se pure ogni goccia è preziosa, abbiamo preso appunti in una tua omelia su questo passo: “Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: ‘Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli’, e se quello dall’interno gli risponde: ‘Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani’, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”. (Lc.11,5-10)
Quindi … almeno sui debiti, noi parrocchiani confidiamo sulla tua insistenza presso il Padre…dopo cinquant’anni forse si alzerà a dare ciò che ti occorre!

Noi parrocchiani, oggi, ringraziamo il Signore per i tuoi genitori, per chi ti ha guidato nella vocazione, per il tuo cammino sacerdotale e per averti affidato la Nostra Parrocchia. 

Buon Cinquantesimo!