La Caritas diocesana accoglie rifugiati con il progetto  “Un rifugiato a casa mia” ed ha affidato alla nostra parrocchia, Maniame, un profugo del Mali di 45 anni, ha moglie e 4 figli.

L’inverno scorso lo abbiamo ospitato presso la Casa della Carità, finito il periodo invernale ha vissuto a Porta Aperta dove ha dimostrato di avere conoscenze per quanto riguarda la costruzione di immobili (sa costruire controsoffitti e pareti in cartongesso, ,fare piccole opere di falegnameria), inoltre è rimasto in contatto con la CDC andando ogni settimana a pulire i servizi igienici senza che nessuno glielo avesse chiesto.

Gli operatori della Caritas diocesana lo hanno ritenuto adatto ad un nuovo progetto che prevede l’inserimento in una famiglia (non essendo stata reperita è ritornato alla CDC) e l’inserimento lavorativo in un’azienda, i contributi vengono pagati dalla Caritas, l’azienda è stata reperita, ma fino a febbraio non ha commesse, quindi da una settimana svolge servizio civile.

Chi lo ospita riceve per sei mesi un buono da 100 euro al mese per eventi che l’aiutino nell’integrazione. Inoltre la chiede alle famiglie di Cognento di invitarlo anche occasionalmente a casa loro o di invitarlo a qualche esperienza che possa aiutarlo nell’integrazione.

La polentata serve per raccogliere fondi per le sue necessità e quelle della sua famiglia.